“Exsagera Festival”: arte/azione fuori dagli schemi per riappropriarsi degli spazi pubblici

Re Mida trasforma in oro qualsiasi cosa che tocca, l’artista con la propria arte rende vivo ciò che gli sta intorno. L’unica differenza è che il primo non può usufruire di nulla perché inaccessibile materialmente, mentre il secondo non solo trasforma ma può vivere la sua opera, rendendola accessibile agli altri. Tale paragone lo si associa inevitabilmente all’azione messa in atto da realtà di giovani creativi under 35, selezionati dal bando indetto dal progetto Ba.Be.L.E., che negli ultimi mesi hanno costituito un hub creativo nell’ex Carcere di Sant’Agata (ExSA) in Bergamo Alta: un vecchio carcere, in tempi “preistorici” un monastero, sulla quale si depositano le sedimenta di una storia tormentata.

Nel creative hub sono nate interessanti dinamiche e connessioni artistiche che hanno ridato vita ad un luogo abbandonato, riconosciuto come “Bene Comune” nel 2017 dall’Amministrazione comunale, e che hanno partorito il festival “Exsagera” che andrà in scena questa domenica, proprio nelle vie di Bergamo Alta. Un evento che assumerà le sembianze di un vero e proprio viaggio catartico per il turista di passaggio, per la signora del portone accanto, per il seminarista o per quella famiglia che deciderà di concedersi una bella domenica pomeridiana e serale tra le bellezze medievali di Città Alta. Saranno guidati dalle maschere dei lupi che per un giorno non saranno predatori ma sostituiranno il buon Virgilio e, come nel cammino dantesco verso il Purgatorio, li condurranno in una vera e propria full immersion nelle performance e nei laboratori delle diverse realtà.

Dalle installazioni alla stampa serigrafica, dalle danze indiane alle performance teatrali interattive, dalla sartoria ai concerti musicali fino alla chiusura del festival con l’omaggio, in Piazza Vecchia, al Campanone, simbolo della città orobica. Pittori, attori, performer, videomaker, designer, musicisti e danzatori in questi mesi, abitando ExSA, con la loro passione e costanza, hanno dato sfogo al loro estro creativo e fatto rivivere quei luoghi pubblici che sono l’emblema della collettività. Tra le pareti spoglie, ma navigate, hanno potuto simulare e percepire la condizione del “prigioniero”, incastonando la propria arte in quei corridoi, cercando di dare vita al vuoto delle ampie stanze carcerarie (ex).

Si fa così importante il ruolo dell’artista nella società e suscita una significativa riflessione sulla riappropriazione degli spazi pubblici in chiave culturale, un’esigenza che nasce dagli obiettivi che il progetto Ba.Be.L.E. si è posto inizialmente. Un obiettivo perseguito anche all’interno del creative hub che ha deciso di portare nelle strade la propria arte con un’azione “esagerata”. Nasce così il festival “Exsagera”, “un invito ad andare oltre il convenzionale, è una chiamata a superare gli schemi con cui interpretiamo normalmente l’utilizzo dello spazio pubblico” come affermano gli organizzatori. “Di fronte ad un modo di pensare fuori dagli schemi è facile pensare ‘esagerato!’. Exsagera vuole rivendicare questa esagerazione riappropriandosi dello spazio pubblico tramite azioni artistiche frutto di un processo partecipato nato all’interno di ExSA”. Partecipazione e cura dello spazio attraverso l’azione culturale sono dunque le tematiche che il progetto mette in luce.

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Cultura
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mercoledì 5 Febbraio 2025