Gli azzurri volano in semifinale: il Pagellone di Belgio-Italia

Stropicciamoci gli occhi, è tutto vero. Gli azzurri di Mancini, al termine di una partita difficile e piena d’insidie, riescono ad avere la meglio sul Belgio di Roberto Martinez. Accade tutto nel primo tempo: dopo un avvio difficile, in cui i “padroni di casa” sembrano prendere possesso dell’iniziativa, Chiellini e compagni riescono a passare in vantaggio, alla mezzora, grazie ad uno splendido gol di Barella; a suggellare il risultato ci pensa, un quarto d’ora dopo, the magician Roberto Insigne, mettendola nel sette dalla distanza. Neppure il tempo di pregustarsi una doccia calda in (relativa) tranquillità che l’arbitro concede un rigore, obiettivamente generoso, al Belgio. Và in scena cosi all’Allianz Arena un pezzettino di derby della Madonnina: Lukaku contro Gigio Donnaruma, con quest’ultimo che è costretto a capitolare. Il risultato, fissato sull’1-2, non muterà fino al novantesimo.

Nel nostro consueto approfondimento UnderTrenta vi proponiamo il Pagellone della sfida!

Donnarumma 7,5: Qualità, coraggio, perfezione. Il neo “parigino” si dimostra un’altra volta imprescindibile per questa Nazionale: para tutto quello che c’è da parare e, nel corso della gara, dialoga con l’intero reparto arretrato per far sentire la sua presenza. Cheapeau.

Spinazzola 9: Il voto è complessivo per tutta la cavalcata Europea: il migliore in campo degli azzurri è costretto a lasciare il campo in lacrime per un brutto infortunio. Se l’Italia è in semifinale è anche grazie alle sue prestazioni sontuose.

Chiellini 8: Ridimensiona il gigante Lukaku per tutta la gara: sempre impeccabile, non concede praticamente nulla agli avversari. Colonna portante.

Bonucci 7: Regista arretrato, fa meno il difensore e più il metronomo in seconda linea. Preziose alcune sue chiusure, specialmente nella ripresa.

Di Lorenzo 6: Ingenuo, a dir poco, sul rigore che riapre la partita. Soffre perennemente Doku e non riesce mai ad arginarlo: non la sua miglior prestazione, al netto di un impegno costante.

Verratti 8: Gara da incorniciare: corre, imposta, detta i ritmi della squadra e quando serve “ringhia” sugli avversari, recuperando palloni preziosi. Monstre.

Jorginho 7: Parte “timido” ma poi corregge il tiro: si rivela fondamentale, assieme a Verratti, nella gestione dei palloni che passano là in mezzo.

Barella 8: Un gol da sogno: sblocca la partita e rischia pure di fare il bis. Recupera mille palloni e, quando si inserisce, è devastante.

Insigne 8: Ci prova un paio di volte, alla terza ci riesce. Un gol spettacolare a suggellare una prestazione a dir poco “ispirata”: bello e concreto.

Immobile 5,5: S’impunta e non la spunta: prova in tutti i modi a rendersi pericoloso senza mai riuscirci. Fa a sportellate con tutti e ne esce tritato: giusta la staffetta con Belotti.

Chiesa 7: Mancini gli chiede di limitare Hazard e lui lo fa alla perfezione. Quando si sgancia non lo tengono ed è una spina costante nel fianco degli avversari: spetterà a lui allargare le maglie spagnole in semifinale, furie avvisate.

All. Mancini 8: La “sua” Italia gioca, soffre, vince e convince. Il trentaduesimo risultato utile consecutivo è un capolavoro: ora sognare non è più proibito e questo anche grazie al meraviglioso lavoro del tecnico di Jesi.

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lunedì 30 Dicembre 2024