Equilibrio – Nel mondo che vorrei…
ci sarebbero più ciclabili
Secondo una recente ricerca pubblicata dal Dipartimento dei Trasporti di New York, la circolazione in bicicletta condurrebbe a un aumento delle vendite del 49%. I negozi sulla 9th Avenue a Manhattan, dopo la creazione della ciclabile, hanno registrato un decisivo aumento delle entrate di cassa.
Libertà d’interpretazione a parte, nel mondo che vorrei l’eccezione sarebbe il motore: tandem e tricicli affollerebbero le piste “rosse e bianche”. Sempre più ampi e lunghi, i circuiti sarebbero ben conservati e con chiara segnaletica orizzontale sui sensi di marcia (perché anche i crash ecosostenibili possono far male).
Nel mondo che vorrei, grazie a raggi metallici e camere d’aria, ci sarebbe la possibilità di lavorare in numerose ciclofficine (perché anche le frecce su due ruote necessitano di manutenzione).
Magari vecchi esperti e giovani apprendisti potrebbero operare insieme, generando quel “passaggio di competenze” dal sapore nord-europeo.
Nel mondo che vorrei si diffonderebbe la pratica del bici-bus, in uso in Olanda dal 2012, dove i bambini salgono sullo stesso mezzo e pedalano verso la scuola. Lotta dura all’obesità infantile e all’inquinamento, insomma il “Paese degli zoccoli di legno” si dimostra sempre all’avanguardia in fatto di due ruote a spinta muscolare.
Nell’attesa del mondo che vorrei lascio la macchina in garage, salgo in sella e pedalo per due chilometri verso l’ufficio (se non altro per dare il buon esempio).
Mi associo anche io al precedente commento. Sembra proprio di pedalare insieme all’autrice in un mondo dove tutto sarebbe più vivibile…
Ancora complimenti e speriamo che questo mondo diventi presto realtà anche nei Paesi più vicini all’Equatore…
Complimenti a Giulia. Leggendo il suo pezzo ho sognato ad occhi aperti e ho avuto l’impressione di trovarmi anch’io..nel mondo che vorrei. P.s. Suggerirei di imitare il modello “nordico” anche nella gestione dei rifiuti: nè discariche nè inceneritori ma veri e propri impianti industriali di produzione di energia da RSU con cui garantire a costo zero l’illuminazione pubblica..e non solo.