Serie A, il focus della 33^giornata

Se qualcuno nutrisse ancora qualche dubbio sul fatto che l’Atalanta di Gasperini possa essere considerata una Real Big del campionato italiano, consigliamo di mettere a fuoco la classifica della Serie A al termine della 33esima giornata: secondo posto in solitaria per la Dea a +2 sul Napoli e +4 sulla Juventus. Se non è una sentenza poco ci manca.

Alla luce di ciò, il nostro consueto focus “UnderTrenta” è dedicato alla sonora vittoria dei nerazzurri ai danni del Bologna di Sinisa Mihailovic, travolto – senza colpo ferire – da un quasi tennistico 5-0.

Padroni di casa schierati con la consueta difesa a tre capitanata da Romero, mentre a centrocampo è da segnalare il rientro di Hateboer dopo mesi di assenza, in attacco il tandem, che suona come una sentenza, Muriel-Zapata.

Bologna mezzo rivoluzionato dalle assenze e, per l’occasione, “a tre” dietro con De Silvestri avanzato in mediana, in attacco la coppia Palacio-Barrow con alle spalle Soriano.

Paradossalmente sono gli ospiti a partire in quarta, regalando un primo quarto d’ora spumeggiante, scandito dalle occasioni nitide di Skov Olsen al 10′ e al 13′: strepitoso Gollini nella prima, impreciso il danese nella seconda. L’avvio frizzante è però solo un fuoco di paglia: giusto il tempo di prendere le misure agli avversari e l’Atalanta sale in cattedra e prende il pallino del gioco che, in poco tempo, diviene dominio assoluto.

Dopo qualche minuto di prove generali, con Zapata che sfiora il gol, il vantaggio arriva al 22′ con Malinovsky: ad ispirarlo è Muriel che, spalle alla porta, pesca con un’intuizione il compagno che, con un preciso diagonale, trafigge Skorupski. Neppure il tempo di mettere il pallone al centro che Muriel sfiora il raddoppio, cogliendo un clamoroso palo al 23′. La gara prende i connotati di un vero e proprio assalto alla porta ospite e, qualche minuto più tardi, è sempre Malinovsky a sfiorare il 2-0 con un tiro a giro fuori d’un soffio.

Con il Bologna all’angolo e schiacciato nella propria area le occasioni per gli uomini di Gasperini fioccano e, a due minuti dal termine del primo tempo, arriva il raddoppio: Romero viene atterrato in area da Danilo e dal dischetto si presenta Muriel che non sbaglia.

Il secondo tempo inizia senza sostituzioni ma con un episodio che mette il sigillo sulla gara: l’espulsione di Shouten dopo appena 4′ per un intervento durissimo su Romero. Da qui in poi è un monologo dell’Atalanta che, in due munti, dal 57′ al 59′, trova addirittura due reti – gran destro di Freuler nell’angolino e tiro di Zapata che si infila nel sette difeso da Skorupski – e chiude con largo anticipo la sfida.

Entrambi gli allenatori, con stati d’animo differenti, optano quindi per una girandola di cambi per “accompagnare” la gara alla sua conclusione. Nei padroni di casa dentro Pessina e Miranchuk per Muriel e Freuler. Nel Bologna Mbaye per Svanberg, Poli per Barrow e Orsolini per Skov Olsen.

Al poco più di un quarto d’ora dalla fine c’è gloria anche per Miranchuk che, dal limite, piazza un sinistro preciso nell’angolino basso alla destra dell’estremo difensore ospite. A qualche istante dalla fine è Djimsiti a rischiare di trasformare in un set tennistico la gara: a negargli questa gioia è un intervento sulla linea di Danilo.

Il triplice fischio dell’arbitro Fabbri arriva, intelligentemente, al 90′ esatto, mettendo fine alle sofferenze del Bologna e consegnando invece all’Atalanta un secondo posto che consacra quanto di buono fatto finora in stagione. E mancano ancora cinque giornate alla conclusione del campionato.

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giovedì 21 Novembre 2024